L’ esame neuropsicologico viene definito come un processo complesso e articolato, mirato alla delucidazione e misurazione del funzionamento cognitivo di un individuo in seguito ad un danno cerebrale, attraverso la progressiva raccolta, interpretazione e sintesi delle informazioni sullo stato cognitivo.
L’esame neuropsicologico fornisce importanti informazioni sul comportamento, le capacità cognitive, la personalità, le abilità apprese e il potenziale riabilitativo delle persone che hanno subito una lesione cerebrale.
Le finalità sono definire lo stato cognitivo della persona e specificare le caratteristiche delle funzioni cognitive compromesse e/o risparmiate;identificare le relazioni tra le misure neuropsicologiche e le difficoltà nella vita quotidiana; fornire informazioni per riuscire a mettere a punto un protocollo di intervento riabilitativo;
contribuire alle diagnosi medica o alla diagnosi differenziale tra patologie diverse; fornire e certificare informazioni sullo stato cognitivo di una persona con valore a fini peritali.
La fase della somministrazione dei test viene suddivisa in due momenti: uno di screening e uno successivo di approfondimento. Durante la fase di screening, che tiene conto anche delle informazioni provenienti dall’anamnesi e dal colloquio clinico, l’obiettivo sarà di ottenere un profilo cognitivo generale del soggetto sottoposto alla valutazione, rilevando se il paziente presenta disturbi in alcune funzioni cognitive. In questa fase, l’indagine testistica riguarderà la valutazione primaria di molte funzioni neuropsicologiche, utilizzando prove brevi, in modo tale che l’intera valutazione possa concludersi entro circa un’ora e mezza.
Solitamente, vengono impiegate batterie di test, ovvero insiemi di test neuropsicologici diversi, fra loro raggruppati e somministrati in sequenza, con il chiaro scopo di ricoprire la valutazione della maggior parte delle dimensioni del comportamento cognitivo.
La valutazione generale è molto importante perché fornirà le coordinate per definire una eventuale successiva fase di approfondimento: le funzioni cognitive che mostreranno una prestazione al di sotto della norma (o quasi) saranno successivamente vagliate meglio nel dettaglio e con prove più mirate.
I test vengono effettuati da un neuropsicologo